
Domande e risposte su henné ed erbe tintorie
Caro Lettore,
Benvenuto nel mio blog! Io sono Veronica Dambr e uso le erbe ayurvediche per curare i capelli.
In questa sezione parleremo delle erbe tintorie e ayurvediche, usate dalla medicina orientale per far fronte a vari problemi dermatologici e del cuoio capelluto.
Oggi cercherò di rispondere a vari dubbi che mi avete fatto presente su tik tok e instagram.
A proposito… Sai che ho scritto un libro a riguardo?

“Tingo i capelli con l’erba, guida pratica all’uso dell’henné e delle erbe tintorie” disponibile su Amazon, Feltrinelli, IBS, libreria universitaria, Mondadori, Rizzoli, Libraccio e altre librerie, sia in formato cartaceo, sia in formato ebook. Clicca qui per prenotare la tua copia.
Come devo procedere se è la prima volta che faccio l’henné?
Che tu voglia tingere i capelli di rosso, nero, blu, viola, castano o nero poco importa. Le prime volte in cui si applica l’henné bisogna fare il doppio passaggio: lavare i capelli, fare un impacco con sola Lawsonia, comunemente conosciuta come henné rosso, tenere in posa per due ore, lavare, fare un impacco con altre erbe tintorie a tua scelta in base al colore che vuoi ottenere, tenere in posa per altre due ore, lavare. Questo perché l’henné ha bisogno di stratificarsi al capello, più impacchi farai, più i tuoi capelli assimileranno il colore. Facendo il doppio passaggio, inoltre, potrai coprire i capelli bianchi.
TUTTE LE ERBE TINTORIE NON TINGONO SENZA LA LAWSONIA.
A meno che non si voglia enfatizzare i riflessi dorati dei capelli biondi, in questo caso la Lawsonia va evitata.
Quante volte posso fare l’henné?
Le prime volte è consigliabile farlo una volta a settimana per intensificare il colore. Poi si può fare ogni 15 giorni o una volta al mese. Dipende tutto dai tuoi capelli. Applicazioni troppo ravvicinate potrebbero irritare il cuoio capelluto e seccare molto il fusto rovinandolo, quindi il mio consiglio è di ascoltare i bisogni dei tuoi capelli e regolarti di conseguenza. Comunque sia, in linea generale, applicare l’henné in modo ravvicinato non danneggia la chioma come potrebbe fare una tintura sintetica, infatti sappiamo benissimo che quest’ultima andrebbe fatta una volta al mese se si ha necessità, le erbe tintorie invece non hanno limiti di applicazione, dipende tutto dalla propria soggettività ed esigenze.
Posso passare da un nero corvino a un rosso acceso?
No. L’henné e le erbe tintorie tingono tono su tono, se hai i capelli molto scuri otterrai dei riflessi evidentissimi sotto la luce solare.
Posso passare da un castano scuro a un biondo dorato utilizzando le erbe?
No. Le erbe tintorie non schiariscono i capelli. Possono accentuare i riflessi dorati dei capelli chiari.
Ho i capelli chiari, ho fatto l’henné ma sono usciti arancioni. Io volevo un rosso intenso. Come devo fare?
Devi stratificare. Fai l’henné una volta a settimana e man mano che aggiungerai strati di pigmento sui tuoi capelli, verrà fuori un rosso intenso. Inoltre molto dipende anche dal mix di erbe tintorie che aggiungi alla Lawsonia. Barbabietola, Ibisco, Robbia, Lala Menana, Legno di Campeggio, Alcanna ecc daranno colorazioni differenti.
Ma è vero che l’henné è solo rosso?
Il vero henné che si lega al capello è solo rosso. Ma ci sono diverse erbe tintorie che aggiunte all’henné rosso colorano i capelli di altre tonalità. Sono anch’esse 100% naturali.
“NoN FaTeLo, Io SoNo UsCiTa VeRdE!” Come evitarlo?
Una decolorazione sull’henné ti farà uscire i capelli verdi. La poca informazione, purtroppo, porta a questi risultati. Se vuoi intraprendere un percorso bio, ovviamente, devi essere informato su tutto e quindi bisogna prendere coscienza del fatto che non si torna più indietro. Ora, Se io ho i capelli rossi e mi stanco di questo colore e voglio ritornare al castano o al nero, lo posso fare tranquillamente con altre erbe tintorie naturali. Diverso il discorso se da rossa voglio farmi bionda. Non lo posso fare. L’unico modo per liberarsi dall’henné è tagliare i capelli. Inoltre è probabile che il colore verde esca se su un capello biondo applichiamo l’Indigo, un erbetta nero-blu, senza stratificare prima con la Lawsonia. Questo accadrebbe anche se, al posto dell’henné facessimo una tintura sintetica poiché giallo + blu = verde.
L’henné Può esser fatto da chi ha i capelli ricci?
Stando alle opinioni generali delle chiome ricce, ciò che rende il boccolo liscio non è l’henné ma una cattiva hair care routine. Se l’henné venisse accompagnato dal my curly method, i ricci verrebbero definiti ancor di più. Del my curly method ne parlo nel mio libro, Clicca qui per prenotare la tua copia.
Ma è vero che non bisogna usare oggetti metallici nella preparazione delle erbe tintorie?
Se sono pure e 100 % naturali non c’è bisogno. Se contengono picramato di sodio o parafenilendiamina bisogna evitare perché interferiscono nel risultato del colore finale che vorremmo ottenere sulla nostra chioma.
“AnChE L’HeNné è ChImIcO!1!1!1!!!”
Anche all’interno del composto naturale che andiamo a creare con le erbe tintorie avvengono delle reazioni chimiche per far si che venga rilasciato il pigmento. Però, c’è da dire che l’henné, al contrario delle decolorazioni che tolgono melanina al capello assottigliandolo, stratificandosi, si lega alla cheratina e lo rende più spesso, più voluminoso, più lucido e disciplinato. La reazione chimica che avviene nei composti naturali è ben diversa dai componenti chimici di una tinta tradizionale. Perché? Una tintura sintetica rilascia il pigmento reagendo con l’acqua ossigenata. L’henné rilascia il colore vegetale mediante il calore, l’aria e con qualche goccia di aceto o limone (ma ciò non è nemmeno obbligatorio). Con questo non voglio dire che l’henné sia migliore di una tinta. Il primo non è una scienza esatta ma naturale, il secondo è artificiale e non danneggia la salute dell’uomo, altrimenti non sarebbe in commercio. Tutto sta nelle scelte personali. Io sono diventata così allergica alle tinte tradizionali che appena ne metto una in testa inizio a sentire un bruciore allucinante. Si, anche dal parrucchiere. Si, anche con prodotti professionalissimi. Il bio è una scelta. Punto. Né migliore, né peggiore. Solo una scelta personale.
Ci sono delle controindicazioni per quanto riguarda le erbe tintorie?
Si. Alcune persone ne sono allergiche, come io sono allergica ai prodotti tradizionali. Bisogna sempre fare una prova sulla pelle prima di metterselo in testa. Chi è affetto da Favismo ne deve proprio stare lontano.
Otterrò fin da subito il colore desiderato con le erbe tintorie?
No. L’henné non è una scienza esatta, bisogna sperimentare e informarsi in continuazione. E soprattutto bisogna stratificare!
Perché i parrucchieri sconsigliano l’henné?
I parrucchieri che non hanno fatto dei corsi specifici sulle erbe tintorie sconsigliano l’henné semplicemente perché non lo conoscono, è laborioso, non è preciso ed esatto come le tinte tradizionali e interferisce con le decolorazioni. I parrucchieri specializzati in erbe tintorie vi faranno innamorare di questo mondo e vi daranno tutte le informazioni necessarie prima di iniziare a tingere la chioma con queste pratiche naturali. Visita, per esempio, la pagina di Cinzia @leacconciature e te ne renderai conto.
Esistono dei mix tintori già pronti per ottenere il colore che desidero?
Si. Basta fare un giro su amazon, armoniabio, zen store, biogolden, bio boutique la rosa canina e altri negozi online che vendono erbe tintorie. è importante però assicurarsi che siano 100% naturali leggendo l’Inci e che contengano una concentrazione di Lawsone dell’1,4%.
Capelli puliti o sporchi? Come si applica l’Henné?
L’henné si applica su capelli puliti, è un impacco post shampoo, affinché togliendo lo sporco e il sebo che filmano il capello, sia possibile tingere la chioma e non comprometterne la colorazione.
Bisogna necessariamente avvolgere i capelli con l’henné nella pellicola?
Si, per diversi motivi:
- Avvolgendo i capelli nella pellicola eviteremo che diventino duri come una pietra, infatti sarà difficile poi lavarli.
- La pellicola evita che l’henné coli ovunque se lo facciamo troppo liquido.
- Sulla pellicola bisogna poi avvolgere un asciugamano o indossare un cappello di lana o utilizzare una cuffia riscaldabile. Tenendo il composto al caldo esso tingerà correttamente.
Ma quali sono le proprietà delle erbe tintorie sui capelli?
Tutte le erbette ayurvediche e tintorie sono curative.
- Regolano la produzione di sebo del cuoio capelluto
- Donano lucentezza ai capelli
- Aiutano a combattere la forfora
- Donano volume alla chioma, disciplinandola
- Eliminano l’effetto crespo
- Donano maggiore spessore al capello
- Spesso hanno proprietà antisettiche e cicatrizzanti
- Spesso sono anti microbiotiche
- Ricche di vitamine e sali minerali
- Promuovono la crescita dei capelli e ne contrastano la perdita
- Spesso prevengono i capelli bianchi
Qual è il tempo di posa delle erbe tintorie?
Indicativamente due ore. Oltre le due ore le erbette perdono il potere tintorio e non ha senso tenerle in posa per ulteriore tempo aggiuntivo.
Come si applicano le erbe tintorie?
Le erbe tintorie si applicano su capelli puliti e umidi. Usa i guanti, altrimenti tingerai anche la pelle della mani, soprattutto se stai usando henné etnici Body Art Quality. Poi bisogna avvolgere i capelli nella pellicola o in una cuffia trasparente per doccia da lavare e riutilizzare. Per aumentare il calore e far si che si liberi più pigmento, puoi avvolgere tutto in un asciugamano o in un cappello di lana o indossare una cuffia riscaldabile. Passato il tempo di posa, si va a lavare i capelli senza usare lo shampoo se la polvere viene via facilmente, altrimenti si può usare un co-wash. Fondamentale è il risciacquo acido come ultimo passaggio.
Perché si aggiunge l’acqua calda alla erbe tintorie?
L’acqua calda deve essere aggiunta per far si che l’erba sprigioni il colore in modo veloce, deve aggirarsi attorno ai 50° Centigradi. Non deve essere bollente altrimenti il composto si brucerà e l’erba rilascerà il colore tutto in una volta, quindi il potere tintorio si esaurirà in fretta e dunque non colorerà i capelli.
L’erba tintoria deve ossidarsi? Devo lasciarla macerare?
Dipende dall’erba. Questo discorso lo approfondiremo per ogni tipo di erbetta.
Come si preparano le erbe tintorie?
Tutte le erbe, sia quelle tintorie, sia quelle ayurvediche si preparano allo stesso modo:
In una ciotola si versa la polvere (e del sale o bicarbonato per creare un ambiente alcalino) e si aggiunge gradualmente dell’acqua calda (non bollente) in cui si può sciogliere qualche goccia di limone o aceto di mele (per creare un ambiente acido) o fare un infuso (rosmarino, the, tisane, alloro ecc) e mescolare con un cucchiaio fino ad ottenere un composto simile allo yogurt per densità. L’acidità o la basicità di un composto tintorio dipende dal tipo di erbetta che andiamo a preparare. Non deve essere molto acquoso altrimenti colerà ovunque quando verrà applicato sui capelli. Tutte le erbe tendono a seccare i capelli (ottimo rimedio per chi ha un cuoio capelluto grasso come me) quindi si possono aggiungere sostanze idratanti come lo zucchero, la gomma katira, il kapoor kachli, il GAM. No olio o sostanze burrose perché impediscono al colore di prendere bene sui capelli.
Che cos’è il risciacquo acido? Perché bisogna fare il risciacquo acido dopo aver tinto i capelli con l’henné e altre erbe tintorie?
Per fare il risciacquo acido bisogna diluire all’acqua un po’ di aceto di mele o qualche goccia di limone. Niente paura! Una volta asciugati i capelli non avranno nessun odore sgradevole. Serve alle squame dei capelli a chiudersi rendendoli luminosi.
Le erbe tintorie sono sempre 100% naturali?
No. possono contenere un colorante di sintesi chimica chiamato Picramato di Sodio. L’Indigo, invece, potrebbe essere stato mischiato al PPD. Conviene sempre, quando si acquistano le polveri vegetali, leggere l’INCI. In soggetti predisposti potrebbe risultare un componente allergizzante nell’ipotesi in cui possa superare lo 0,2%, ma gli henné che troviamo comunemente in commercio nelle bio-boutique dell’UE devono assolutamente rispettare i limiti imposti dalla. lo si trova con la nomenclatura sodium picramate. Usare erbe tintorie contenenti queste molecole sembra molto figo perché il tempo di posa è di circa un’ora, ma nei lavaggi successivi il colore scaricherà subito.
Come si riconoscono le erbe tintorie contenenti picramato?
A volte può succedere che non venga scritto nell’inci. Ci accorgiamo che esso è presente perché quando prepariamo l’impasto rilascia il pigmento immediatamente, tinge le mani in modo assurdo, sui bordi della coppa si può notare una colorazione arancione fluo e allo stesso modo, quando laviamo via il composto dopo averlo tenuto in posa, l’acqua che colerà sarà fluo.
NoN eSiStOnO rOsSi FrEdDi, SoNo SoLo CaLdI!!1!11!!
In questa affermazione che mi è stata fatta su tik tok manca proprio la conoscenza dei colori. Qualsiasi persona che lavora nel campo della moda, dell’arte, della cosmetica, (vedi armocromia) o che svolge il mestiere di parrucchiere professionale, ti dirà che esistono infinite sfumature di colore e che non sono solo quelle che ci hanno insegnato alle elementari. I colori freddi non sono solo il blu, il viola o il verde, i colori caldi non sono solo l’arancione, il rosso e il giallo. Ma, notizia shock, esistono anche dei rossi freddi perché al loro interno contengono una punta di blu (Borgogna, frutti di bosco, ciliegie, vino ecc) e rossi caldi perché al loro interno hanno una punta di arancione (rame, carota). Si. Sono totalmente diversi. Si. Questo discorso si può fare anche per il blu, il verde, il giallo, il rosa ecc. Per quanto riguarda gli henné rossi esistono quelli caldi, ramati che provengono dall’Africa e quelli freddi, ciliegia, rubino che provengono dal Pakistan o dall’India.
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Spero di aver risposto alla maggior parte dei dubbi sulle erbe tintorie,
per qualsiasi altra informazione scrivimi in DM su instagram, rispondo sempre o acquista il mio libro, Clicca qui per prenotare la tua copia.
un abbraccio,
Veronica

